Il 27 Gennaio, alle ore 17.30, in Sala Blasco del Comune si è tenuta la giornata della memoria a Sciacca.

Il titolo dell’iniziativa è stato “Olocausto, di madre in figlia“.

Olocausto, di madre in figlia

L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Sciacca, assessorato alla Cultura, tramite la biblioteca comunale “Aurelio Cassar”, con l’associazione culturale “Nova” ed era inserita nella rassegna di letteratura, arte e scienze “Lager” che vede il concorso e la partecipazione di altri soggetti come l’UniTre, l’associazione “Amici del Museo del Mare” il Circolo di Cultura, Skenè Academy, il magazine Tinkit e il comando della Polizia Municipale “Giovanni Fazio”.

L’esperienza dei campi di sterminio è stata raccontata attraverso le opere di chi è sopravvissuto e dei loro figli, che ne hanno ereditato il trauma.

Sono stati letti brani tratti da La scelta di Edith della psicologa Edith Eva Eger, scampata ad Auschwitz, e da Di madre in figlia della scrittrice Helen Epstein, figlia di genitori internati nei lager nazisti.

Trasmissioni

Sono intervenuti Anthony Francesco Bentivegna e Raimondo Moncada curatori delle iniziative della rassegna “Lager”, il cui filo conduttore è il tema “Trasmissioni”.

L’iniziativa prende spunto dalla giornata internazionale della memoria, istituita dall’ONU per non dimenticare la tragedia della Shoah e commemorarne le vittime.

Giornata della memoria a Sciacca

Il 27 gennaio 1945, le truppe sovietiche entravano nel campo di concentramento di Auschwitz. In Polonia. Il mondo scopriva il significato della parola Shoah.

Tra il 1933 e il 1945 le vittime della Shoah, dell’Olocausto, furono dai 15 ai 17 milioni. Uomini e donne, anziani e bambini. Gli ebrei che scomparvero furono dai 5 ai 7 milioni. La Giornata della Memoria è il nostro omaggio a tutti loro.

Vittime della Shoah furono tutte le persone che i nazisti consideravano “inferiori”, “impure”. Gli ebrei, ma anche i popoli slavi delle regioni che occuparono. E gli oppositori politici, gli handicappati, gli omosessuali. Le minoranze: rom, sinti, jenisch. I gruppi religiosi come i testimoni di Geova e i pentecostali.

5 libri per non dimenticare

Cinque nuovi libri per non dimenticare la Shoah

  • MAI PIU’. PER NON DIMENTICARE di R.J. Palacio (Giunti)
    • Dall’autrice di Wonder, la graphic novel che ha conquistato i bambini di ogni paese con il suo mondo immaginario in cui impera la gentilezza. Qui la nonna di Julian, uno dei ragazzi già suo protagonista, racconta il suo passato. E ricorda come nella Francia occupata dai nazisti lei, giovane ebrea, si è salvata grazie all’aiuto di un compagno. Proprio quello che prima tutti evitavano.
  • EUGENIA di Lionel Duroy (Fazi Editore)
    • Ispirato a una storia vera, vissuta sullo sfondo di una Romania in cui, all’inizio del conflitto mondiale, già si sta diffondendo l’antisemitismo. Quando il protagonista Mihail Sebastian, famoso scrittore ebreo dell’epoca, viene attaccato da violenti militanti di destra, a difenderlo c’è solo Eugenia, una giovane studentessa. È l’inizio di una grande passione. Insieme dovranno combattere per sopravvivere alla Guerra e per difendere i valori di libertà in cui credono.

Giornata della memoria 2020 libri

  • L’ALTO NIDO di Roxanne Van Iperen (Bompiani)
    • Febbraio 1943. Le sorelle Lien e Janny Brilleslijper, militanti della resistenza olandese, trasformano una villa nei pressi di Amsterdam, (l’Alto Nido del titolo), in un rifugio dove nascondere famiglie di ebrei. E proprio a due passi dalla casa di alcuni leader del Partito Nazista. Nel 1944 però vengono tradite e arrestate e finiscono ad Auschwitz, dove incrociano Anne e Margot Frank nei loro ultimi giorni di vita…
  • QUESTO È STATO. UNA FAMIGLIA ITALIANA NEI LAGER di Piera Sonnino, a cura di Giacomo Papi (Il Saggiatore)
    • Un manoscritto ritrovato dalle figlie, quarant’anni dopo che era stato scritto. Poche pagine dolorose ma lucidissime, in cui la genovese Piera Sonnino, unica superstite della sua famiglia (padre, madre e 6 figli), testimonia l’inferno del lager. Quello in cui si è ritrovata da sola, svelando come è riuscita a sopravvivere.
  • LE 999 DONNE DI AUSCHWITZ di Heather Dune Macadam (Newton Compton Ed)
    • L’autrice, attivista impegnata contro la negazione dell’Olocausto, ha fatto ricerche per dieci anni, raccogliendo testimonianze e interviste, documenti fotografici. Da lì è nato questo saggio. Il racconto delle prime donne deportate ad Auschwitz che è anche un documentario con lo stesso titolo.

Campi di concentramento oggi

Io scelgo la vita!