Oggi, 1 agosto, si apre una mostra destinata a segnare la stagione culturale 2025 : “Il tocco della verità. Caravaggio e la sua eredità”, allestita negli spazi del Teatro Popolare Samonà.

Un’esposizione ambiziosa, che fino al 14 dicembre 2025 invita il pubblico a ripercorrere l’avventura caravaggesca attraverso più di quaranta dipinti provenienti da collezioni italiane e internazionali.

Un racconto in cinque capitoli

Curata come un vero itinerario narrativo, la mostra si sviluppa in cinque sezioni, ognuna dedicata a un diverso capitolo della fortuna di Michelangelo Merisi.

L’eco e l’ombra: l’inizio del mito

Si apre con il turbolento rapporto fra Caravaggio e Giovanni Baglione, testimoniato dal San Sebastiano Martire (1625-26), e con i Giocatori di carte di Bartolomeo Manfredi, gemello concettuale dei celeberrimi Bari. È il momento in cui il linguaggio del Merisi diventa contesa giudiziaria, ideologia, scandalo.

Forme del vero: l’intimità e la carne

Qui l’eredità si fa lirica: l’“adesione moderata” di Orazio Gentileschi, l’emozione calibrata di Carlo Saraceni, la tensione redentrice di Massimo Stanzione compongono un contrappunto di luci dorate e silenzi meditativi.

Luce feroce: il tenebrismo tragico tra Spagna, Francia e Olanda

Le sale si oscurano per accogliere il pathos di Jusepe de Ribera (San Pietro penitente), l’eleganza dramatique di Valentin de Boulogne, le candele vibranti di Trophime Bigot. È il tenebrismo europeo, spesso confuso col chiaroscuro caravaggesco, ma qui restituito nella sua identità autonoma.

Teatro del chiaroscuro, Bologna tra dramma e grazia

A dialogare con il maestro lombardo arrivano Guido Reni (Loth e le sue figlie), il Guercino (San Sebastiano soccorso da due angeli) e Simone Cantarini (San Girolamo): tre visioni che fondono naturalismo, idealismo classico e una grazia tutta emiliana.

Il tocco della verità

Culmine del percorso è L’incredulità di San Tommaso (1600-01), capolavoro prestato da una collezione privata. La tela, a lungo discussa dagli studiosi, cattura l’istante in cui Tommaso affonda il dito nella piaga: un gesto sospeso “tra realtà e rivelazione” che diventa metafora di tutta la mostra.

Caravaggio, tra pittura e scandalo

Accanto all’analisi stilistica, l’esposizione ricorda il temperamento sanguigno di Caravaggio: risse, duelli, la condanna a morte dopo l’omicidio di Ranuccio Tomassoni. Un passato burrascoso che per secoli ne ha oscurato il valore fino alla riscoperta novecentesca, oggi celebrata con rinnovata attenzione critica.

Informazioni pratiche

  • Date: 1 agosto 2025 – 14 dicembre 2025
  • Sede: Teatro Popolare Samonà, Via Agatocle 4-5, Sciacca (facilmente raggiungibile a piedi dal centro).
  • Orari:
  • 1 ago – 31 ago: 10:00-13:00 / 16:00-21:00
  • 1 set – 14 dic:
    • Feriali 09:00-19:30
    • Festivi & weekend 09:00-20:00
      Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.
  • Biglietti:
  • Intero weekend e festivi € 14
  • Intero feriali € 12
  • Ridotto € 10 (over 65, under 14, studenti universitari, disabili + accompagnatore, giornalisti, gruppi ≥ 10)
  • Scuole € 5
  • Gratuito per bambini fino a 6 anni
  • Amici a quattro zampe benvenuti.

Moduli per scolaresche e gruppi organizzati sono disponibili sul sito ufficiale.

Invia uno dei seguenti moduli a:
prenotazioni@navigaresrl.com
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Modulo Scuole
Modulo Gruppi
Info Prezzi

Perché non perdersela

“Il tocco della verità” non è soltanto una rassegna di capolavori: è un’immersione nel dialogo secolare tra corpo e spirito, tra la violenza della luce e la profondità dell’ombra. Seguendo “il dito di Tommaso”, il visitatore sperimenta in prima persona la rivoluzione caravaggesca: dalla Roma delle taverne alle corti europee, dal dramma allevoli, fino al sussurro che invita a guardare, toccare, credere.

Sciacca sceglie così di farsi crocevia di storia e contemporaneità, ricordandoci che, quattro secoli dopo, “colorire dal naturale” significa ancora dare forma ai nostri dubbi e alle nostre passioni.