Palermo, Capitale italiana della Cultura per il 2018. Ritengo la notizia una notizia straordinaria. Specialmente per questo blog. Non può che essere di ottimo auspicio.
Palermo, Capitale italiana della Cultura
Il 31 gennaio 2017 il ministero di beni culturali e turismo, attraverso la giuria presieduta da Stefano Baia Curioni ha ritenuto il progetto della candidatura
originale, di elevato valore culturale, di grande respiro umanitario, fortemente e generosamente orientato all’inclusione, alla formazione permanente, alla creazione di capacità e di cittadinanza, senza trascurare la valorizzazione del patrimonio e delle produzioni artistiche contemporanee.
Questa la motivazione dell’elezione di Palermo a Capitale della cultura italiana 2018.
Il progetto è supportato dai principali attori istituzionali e culturali del territorio e prefigura anche interventi infrastrutturali in grado di lasciare un segno duraturo e positivo. Gli elementi di governance, di sinergia pubblico-privato e di contesto economico, poi, contribuiscono a rafforzare la sostenibilità e la credibilità.
Un milione di Euro
Questo in soldoni significa che arriverà in città un milione di euro a sostegno delle iniziative proposte.
Sul sito della Repubblica.it di Palermo un ottimo articolo di Sara Scarafia che raccoglie video e pareri sulla vittoria.
Le scelte dunque sono in linea di massima già fatte. Almeno per le cose grosse. Quello che conterà raccogliere sono le briciole o le opportunità che si possono creare intorno a questa occasione.
Per farlo è necessario fare rete tra chi è fuori dai giri, fuori dal sistema. Internet oggi lo permette. Si può fare. Anche senza pestare i piedi a nessuno. Anche senza essere contro qualcuno.
Campanilismi e luoghi comuni
Purtroppo, già in rete, si sono scatenati i campanilismi.
Dalla scherzosa ed eterna lotta sul come si dice arancina o arancino a cose più pesanti.
Dal Nord, già sono arrivate le prime frecciatine, su come saranno gestiti i fondi e le iniziative. Spero che saremo in grado di non dare più nessun adito a questi luoghi comuni. Perché di luoghi comuni si tratta. I maggiori scandali di corruzione economica in Italia si sono da sempre verificati al Nord dell’Italia e da Roma in su.
Pensiamo a questa vittoria come la vittoria di tutta la Sicilia e non solo di Palermo. Pensiamo alla Sicilia come capitale della Cultura da 3000 anni, così come mi ha ricordato un amico.
Per gli appassionati dei social l’hashtag sarà #CapitaleCultura2018. Seguiamolo e alimentiamolo di belle idee e di bei pensieri!